Nel giro di poche ore Giulietta Pagliaccio (Fiab) e Paolo Pinzuti (Bikeitalia) hanno pubblicato articoli per spiegare come mai le loro organizzazioni e loro personalmente si sono schierati e spesi nella campagna #iostoconpaologandolfi:

Dai loro interventi si intuisce che hanno subito critiche per la scelta di sostenere apertamente la ricandidatura di un deputato del Partito Democratico che il suo partito non vuole riportare in Parlamento, come se lo sviluppo della mobilità attiva in Italia non fosse un tema soprattutto politico, come se deputati come Paolo Gandolfi – colui che è riuscito a far approvare all’unanimità dal Parlamento italiano la prima legge quadro sulla mobilità ciclistica – non fossero indispensabili per raggiungere l’obiettivo.

Dobbiamo costruire una nuova cultura della mobilità in questo Paese, un’azione che richiede professionisti equilibrati e preparati (come Paolo Gandolfi), un’azione politica efficace, comunicazione mirata, incentivi, coinvolgimento delle persone, molta pazienza e tantissime altre cose: cerchiamo di non perderci in polemiche che servono solo a chi questa mobilità nuova non la vuole.