Nel corso di Green Mobility – Verso gli stati generali della mobilità elettrica e sicura, organizzato a Roma da Legambiente, Lorien Consulting ha presentato il proprio rapporto sulla Mobilità nuova e sostenibile; qui riportiamo il comunicato stampa di presentazione e il link al rapporto.

Il 13 aprile 2018 si è svolto a Roma l’evento GREEN MOBILITY – Verso gli Stati Generali della mobilità elettrica e sicura. Lorien Consulting, per l’occasione, ha condotto, in collaborazione con Legambiente, la terza rilevazione semestrale del proprio Osservatorio sulla Mobilità nuova e sostenibile.

Di seguito i principali risultati della ricerca presentata durante l’evento.

Lo scorso anno il 40% delle città italiane ha superato i limiti di inquinamento.
Gli italiani sono molto divisi sui provvedimenti da attuare per limitare il problema: se da un lato il 48% considera inutili ulteriori limitazioni, il 46% si dichiara invece preoccupato al punto di chiedere maggiori limitazioni alla vendita e alla circolazione dei mezzi inquinanti.

I cittadini ritengono per il 54% che i provvedimenti più efficaci per ridurre l’inquinamento siano varie tipologie di incentivi, soprattutto per l’acquisto di auto nuove e meno inquinanti. Il 44% crede nell’efficacia di maggiori divieti(alla circolazione urbana e alla vendita dei mezzi inquinanti) e il 35% in un aumento dell’offerta e dei servizi di mobilità alternativa sia pubblica (capillarità dei mezzi pubblici) che privata (diffusione dei sistemi di sharing e altri provvedimenti).

Dal punto di vista politico, gli italiani sostengono di conoscere le proposte in tema ambientale dei partiti che hanno votato; quasi 1 italiano su 5 dichiara agli intervistatori di aver tenuto conto anche delle posizioni ambientali del proprio partito nella scelta di voto.

LE SCELTE DI MOBILITÀ DEGLI ITALIANI
Prevale, come scontato, l’uso dell’auto personale: il 40% la usa ancora tutti i giorni. Ma i livelli di mobilità degli italiani sono anche piuttosto elevati e multiformi: in media utilizzano ben 2,6 mezzi differenti nella settimana. I più multi-modali di tutti sono proprio gli utenti della sharing mobility che utilizzano in media altri 5 mezzi (oltre ai servizi di sharing).

Emerge però l’immagine di un’Italia ancora socialmente spaccata in due sulla mobilità.

Da un lato crescono in intensità di uso e nel numero di mezzi utilizzati i cosiddetti multi-mobili (coloro che si spostano molto e con molti mezzi) e i moderati (si spostano con media intensità), ma diminuisce il loro numero sul totale della popolazione: rappresentano oggi ben il 52% della popolazione e sono soprattutto uomini, giovani, occupati a reddito medio-alto.

Dall’altro lato crescono in percentuale gli stanziali (sono il 26%, per lo più donne, anziani, disoccupati a basso reddito) e i mono-mobili, che utilizzano fondamentalmente solo l’auto (il 22% della popolazione soprattutto nelle fasce di età attive, occupati a medio reddito, residenti al sud e nei centri di medie dimensioni).

In generale il quadro della mobilità in Italia è impietoso: nel trend sull’utilizzo più frequente dei mezzi (più di 3 volte a settimana) cresce l’uso dei mezzi privati, mentre cala sensibilmente (-8%) l’uso quotidiano dei mezzi pubblici, nonostante un segnale di recupero nell’utilizzo sporadico dei mezzi pubblici.

Particolarmente degno di nota è l’aumento dell’offerta di mobilità complessiva: si registra soprattutto un uso più frequente della sharing mobility.

LA MOBILITÀ ELETTRICA
È ancora il fattore economico il maggiore ostacolo alla diffusione della mobilità elettrica: 1 italiano su 3 dichiara che acquisterebbe un’auto elettrica scegliendo di inquinare meno se la ricarica costasse meno e se ci fossero incentivi fiscali. Una maggiore durata della carica e una maggiore facilità di trovare punti di rifornimento sarebbero un incentivo all’acquisto dell’elettrico per 1 italiano su 4.

Se è vero che è ancora bassa la penetrazione dell’auto privata ibrida o elettrica, tuttavia è anche vero che le possibilità di utilizzo di mezzi non di proprietà aprono notevoli possibilità «green». Sono infatti particolarmente graditi taxi e noleggio ibridi, ma anche sharing ibrido e auto aziendali elettriche.

LA SHARING MOBILITY
È vero e proprio boom della sharing mobility: la conoscenza e l’utilizzo dei vari servizi di car-sharing quasi raddoppia rispetto a solo un anno fa. Al momento però, in media, gli italiani conoscono il nome di poco più di un servizio di sharing mobility. Al di là delle grandi città, infatti, la diffusione sul territorio nazionale è ancora marginale.

Le limitazioni alla circolazione nei centri città sono il motivo principale per l’utilizzo dello sharing. Seguono una scelta ecologica ed una economica. Ad oggi addirittura il 9% degli utilizzatori dei sistemi di sharing mobility ha rinunciato completamente all’auto privata o si appresta a sostituirla.

Il rapporto: Osservatorio sulla Mobilità nuova e sostenibile (in Pdf).